Under the Mistletoe

Harry Potter
Personaggi: ,
Rating: Verde
Genere: Commedia
Note: Flash-fic
Numero parole: 702
Introduzione: Un piccolo regalo di Natale.
Under the Mistletoe


Era il sesto Natale che Ginny Weasley trascorreva ad Hogwarts.

L'ultimogenita di casa Weasley si trovò a vagare nei vuoti corridoi della scuola, senza averne la benché minima voglia. Era Natale ed era stata costretta da Hermione a svolgere il compito di sorveglianza come Prefetto durante la sua assenza. Compito totalmente assurdo, dato che la maggior parte degli studenti si era recata a casa durante le festività.

Ginny gonfiò le guance indispettita. Quell'anno aveva deciso di rimanere ad Hogwarts a causa di un litigio avuto con sua madre appena una settimana prima. E mentre Ron era già partito da tempo per la Tana, lei aveva deciso di trascorrere il Natale con i professori e con i pochi studenti che erano rimasti.

Sbadigliò, mentre il suo sguardo nocciola prese a vagare attorno a lei.

Era impensabile negare la bellezza di Hogwarts in quel periodo dell'anno. Le decorazioni, le luci dorate e la neve sui davanzali delle grandi vetrate la rendevano ancora più magica del normale. Ogni arco era ricoperto da vischio ed agrifoglio, mentre l'aria che si respirava era colma dell'aroma di dolci e preparativi. Quella stessa sera Hogwarts avrebbe celebrato il Natale con una cena senza precedenti.

Memore di ciò, Ginny affrettò il passo, recandosi in direzione del settimo corridoio.

Appena svoltò l'angolo, cadde dolorante a terra, con un sonoro thud.

"Ahia." Sbottò, massaggiandosi il fondoschiena. Quando aprì gli occhi, notò un paio di gambe stare di rimpetto a lei. Aggrottò la fronte, notando che i pantaloni appartenevano alla divisa di un Serpeverde. Sorrise, intenta a massacrare il ragazzo grazie ai suoi poteri di Prefetto, ma dovette rinunciare, notando uno sguardo metallico fisso su di lei.

"Weaslette."

"Malfoy." Ringhiò Ginny, portandosi in piedi con velocità impressionante.

"La tua famiglia è tanto povera da non potersi permettere di farti tornare a casa?" Domandò, senza nascondere una punta di scherno.

Ginny arricciò il naso, disgustata dalla sua presenza. "Non sono affari tuoi, Malfoy. Inoltre, dovresti essere in Sala Grande. Scusa, ma ho da fare io."

Draco Malfoy non sembrò minimamente turbato dal tono minaccioso della ragazza e, senza dare troppa importanza alle sue parole, sollevò lo sguardo verso l'alto. Ginny osservò le labbra del ragazzo arricciarsi in un sorriso, molto simile ad un ghigno.

"Spiacente, Weaslette, ma non posso andarmene."

Ginny aggrottò la fronte. "E perché no, di grazia?"

Draco puntò il dito indice verso l'alto. Ginny seguì lo sguardo del ragazzo e gelò. Si erano scontrati proprio sotto ad un vischio.

"Oh, invece credo proprio che te ne andrai." Ribattè risoluta lei, odiandosi per il rossore delle sue guance.

"Un Malfoy," Prese a dire Draco sorridendo furbescamente. "Rispetta sempre le tradizioni."

Detto ciò, si chinò verso il volto di Ginny e posò delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza. Ginny rimase immobile, trattenendo il respiro e non sapendo affatto come reagire. Quando il Serpeverde si ritrasse, Ginny notò che l'espressione del ragazzo era rimasta identica, senza che alcuna emozione l'attraversasse.

Nell'imbarazzo totale, Ginny se ne uscì con un misero "Perché?"

Draco sembrò divertito da quella domanda. Scrollando le spalle, sprofondò le mani nelle tasche dei pantaloni e diede le spalle alla ragazza.

"Perché a Natale siamo tutti più buoni, Weaslette. Ci si vede."

Detto ciò, scomparve verso la Sala Grande, lasciando una Ginny Weasley altamente interdetta in mezzo al corridoio, sotto al rametto di vischio che aveva cambiato direzione alla sua vita.

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